AUTORITRATTO SONORO

Obiettivo

Consegnare al docente un file audio di circa 2 minuti in cui si metta in evidenza la propria identità attraverso un collage di canzoni che vi appartengono. Il file dovrà essere accompagnato da una breve descrizione in cui spiegherete il modo in cui avrete operato le scelte di collage.

Piano operativo

1. Scelta delle canzoni

Scegliere al massimo 5 o 6 canzoni reperibili su YouTube.com: la scelta dovrà avere un senso preciso, legato o alle parole dette, in cui vi rispecchiate, o all'atmosfera o ad altro. Iniziate da subito a immaginare che cosa di voi volete raccontare.

2. Conversione in file mp3

Create una nuova cartella sul desktop dal nome "ritratti sonori 3B". Aprite su un'altra pagina internet il sito ytmp3.cc in cui incollerete il link URL del video scelto (da copiare premendo nel tasto destro del mouse sul video stesso). A questo punto convertite e salvate il file mp3 nella cartella creata.

3. Aprire audacity

Sul vostro desktop troverete il programma Audacity: apritelo e iniziate ad importare le canzoni. Per farlo aprite il menu a tendina "file", scegliere "importa" e "audio". Cercate il vostro file e apritelo. Audacity legge il brano in due tracce evidenziate dall'andamento delle onde sonore prodotte. Importate tutti i brani scelti.

4. Copiare, incollare, tagliare ed eliminare

Iniziate a prendere dimestichezza con i comandi possibili: selezionando dove preferite e aprendo la tendina "modifica" potete esplorare i comandi che vi serviranno per effettuare il collage.

Progetto audio

scegliete quale tipo di lavoro volete ottenere: una sola traccia da convertire in formato mp3 o più tracce sovrapposte.

Differenze

In entrambi i casi avrò un file audio finale, ma nel primo dei due lavorerò su una nuova traccia in cui incollerò le sezione tratte dalle canzoni che saranno eliminate alla fine, nel secondo caso lascerò sempre tutte le tracce ma creerò buchi, sezioni alternate, etc.

Avvertenze

Il risultato sarà, nella maggior parte dei casi, esteticamente brutto! Va bene così: stiamo cercando di capire che quello che importa è il significato che intravvediamo.